Piano B

Forse l’ho già detto. Mi piace pianificare, organizzare. 

Più che mi piace, dovrei dire ne ho bisogno. Non ad un livello patologico, sia chiaro. 

Tanto per capirci non sono il tipo da “facciamo la valigia e partiamo, da qualche parte dormiremo”. Nemmeno prima di diventare mamma. Ora poi..

Quello che sicuramente non ho detto è che ora, da quando sono diventata bis-mamma, il mio pianificare dipende sempre da altri. 
Lavoro quando viene la zia a stare con Diego, pulisco casa sempre quando c’è lei, vado dal dentista quando viene a casa il papà, mi concedo un taglio di capelli se rimane la nonna a casa con i bambini. 

Tutto quello che riesco lo faccio assieme a loro, è ovvio, ma il tempo non è mai abbastanza. 

Metti poi che papà non riesca ad essere a casa all’ora che mi aveva promesso (come ieri sera) o che la zia mi mandi un messaggio all’ultimo minuto per dirmi che non riesce a venire prima di martedì prossimo (come è successo stamattina) e tutti i miei piani lavorativi inframezzati da faccende domestiche vanno a farsi benedire. Amen. 

Volendo essere ottimista, oggi non mi sono soffermata a guardare i piani saltati ma ho “rimescolato le carte in tavola” e cambiato programma. Che non c’è tempo da perdere. 

Diego non ha più febbre però non me la sono sentita di portarlo fuori visto il vento e il tempo incerto di oggi. (Non è ancora al top ma avere una mamma testona probabilmente gli ha risparmiato di doversi beccare una dose di cortisone prima dei 10 mesi. Prescritto dalla pediatra dopo la visita dell’altro giorno. E che -con cognizione- non ho nemmeno comprato. Chiusa parentesi). 

Dicevo: quindi programma alternativo. 

In cucina. 

L’unica cosa che riesco a fare continuando a dare un’occhiata a Diego mentre sta nel box accanto a me o seduto sul seggiolone. 

Cucinare non mi piace granché però devo farlo perciò mi sono messa all’opera.. e visto che il piccolo si è fatto anche un riposino ha reso anche più del previsto. 

Bilancio?

In un’ora circa: ho fatto il brodo vegetale, ho polverizzato i semi di lino, ho messo a cuocere la peperonata, mi sono tagliata un dito, fatto saltare zucchine carote e peperone per condire il riso integrale lessato ieri sera, ho cotto al vapore le carote per Diego e poi omogeneizzate, ho grigliato le melanzane per la pizza di stasera, lavato l’insalata e preparato la minestra al piccolo (che poi non ha mangiato 🙄). 

Non era esattamente quello che avevo in mente ma è comunque qualcosa. 

Almeno avevamo il pranzo pronto e mi sono avvantaggiata con la cena. 

Il lato negativo?

La mole di lavoro prevista per martedì è cresciuta parecchio ma non mi preoccupa molto.. il peggio è che i pavimenti sono rimasti da pulire.. e con la FrecciaRossa che gira gattonando per casa non è il massimo. 
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